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ART.42 BIS SALVO - IL PRIMO COMMENTO A CALDO DELL'AVV. MARCO MORELLI

Pubblico
Giovedì, 7 Maggio, 2015 - 02:00

ART.42-BIS : SOLO SCONGIURATO IL PATEMA D'ANIMO MA RESTI ALTO IL LIVELLO DI GUARDIA

(primo commento, "a caldo", alla sentenza n.71/2015 della COrte Costituzionale che ha salvato la norma)

Con sentenza n. 71, pubblicata lo scorso 30 aprile 2015, la Corte Costituzionale, definitivamente pronunciandosi sulle questioni di legittimità sollevate dalle SSUU della Cassazione e dal TAR Lazio-Roma, ha riconosciuto la legittimità dell'art.42 bis del testo unico sugli espropri, rispetto alla carta costituzionale.

Il decisum non è di poco conto, ma di quelli che pesano.

Certo, non si può tacere che l'eventuale declaratoria di illegittimità della norma avrebbe, oggi, piombato le PA esproprianti, alle prese con le pregresse occupazioni illegittime, in uno stato di ansia e disorientamento profondo che, si ricorderà, era lo stesso che nell'ottobre 2010 aveva investito le stesse PA all'indomani dell'abrogazione dell'art.43.

Un primo dato, allora, è che no panico tra le PA ..... questo, però, non vuol dire che non vada mantenuto alto il livello di guardia  di attenzione sul problema delle occupazioni illegittime.

Questo non vuol dire che non ci si debba interfacciare con la motivazione stessa dell'ultima sentenza della Corte, solo perchè è stato respinto il rischio della espunzione della norma dal nostro ordinamento.

Non nego, e l'ho sempre detto e scritto, di non provare amore per l'art.42-bis, norma, a mio modesto avviso, nata male e sviluppata peggio. Non nego, però, e la Consulta oggi ne offre un ulteriore spunto, che la stessa non possa non essere salutata con una certa attenzione, se non con favore, dalle PA.

Beh, però, i dubbi restano....e sono tanti.

Resta, anzitutto, il limite motivazionale del provvedimento acquisitivo di cui al 42-bis, limite rafforzato, se possibile, dall'ultima sentenza costituzionale.

Resta, infatti, che le PA, tra le altre, debbono soffermarsi sull'assenza di ragionevoli alternative rispetto al 42-bis che non possono non essere valutate.

Ed allora, se possibile, anche e soprattutto a seguito della sentenza della Corte, occorrerà fare i conti con: possibilità di restituzione aree, di accordi transattivi, di alternativi strumenti acquisitivi tipo l'usucapione......con un pallino che resta a scrive: la possibilità di riavvio della procedura espropriativa in sanatoria.

Ma nelle prossime puntate e commenti daremo ulteriori spunti; per ora ci si passi un commento a caldo. Scongiurato il rischio di vuoto normativo ma non per questo bisogna sentirsi troppo sollevati!!

Marco Morelli

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