Vi spiego perchè faccio il tifo per l'abrogazione dell'art.42-bis
Vi spiego perchè faccio il tifo per l'abrogazione dell'art.42-bis
di Marco Morelli
Avvocato
Siamo alle porte del prossimo pronunciamento, previsto per il 10 marzo 2015 (come ampiamente anticipato da chi scrive), della Corte Costituzionale, sull'art.42 - bis del testo unico sugli espropri.
La norma, chi mi segue lo sa, non ha mai riscosso la mia simpatia: troppi dubbi, troppi difetti pratici, troppe lacune non colmate anche rispetto al proprio antecedente art.43.
Ecco, allora, che aspetto con una certa curiosità di conoscere il suo destino, il destino di una norma che, volenti o nolenti, ha, sin da subito, suscitato dubbi e diverse interpretazioni.
Mi riferisco, in particolare, agli irrisolti temi della competenza sulla sua adozione, al diverso ruolo che possono assumere autorità pubblica e soggetto privato, eventualmente presenti in un procedimento, alla necessità o meno della comunicazione di avvio procedimento, alla necessità dei tipi di frazionamento ai fini della legittimità o meno dell'atto acquisitivo, al tema del giudice competente a conoscere i problemi relativi all'indennità ed al risarcimento danni connessi all'atto di acquisizione.
Quelli appena elencati sono solo alcuni dei "punti critici" del 42-bis che mi spingono a fare il tifo per una sua abrogazione che possa portare, finalmente, il legislatore a prospettare l'unica, vera, soluzione al tema delle occupazioni illegittime: il riavvio delle procedure non concluse (col rispetto di tutte le garanzie partecipative), salvi, ovviamente, i casi di intervenuta e maturata usucapione ventennale.
Staremo a vedere, frattanto dovremo aspettare qualche mese (forse prima dell'estate?) per conoscere il decisum della Corte che, ovviamente, il 10 marzo prossimo si riunisce solo per la discussione in pubblica udienza.
Marco MORELLI