IN EVIDENZA - USUCAPIONE DALLA PA : ANCORA UN NO DAL CONSIGLIO DI STATO
Il Consiglio di Stato nega l'usucapione: e sono tre!!
Breve nota a margine della sentenza n. 5414 del 30 novembre 2015
di Marco Morelli
E sono tre!
Il Consiglio di Stato, lo scorso 30 novembre, ha nuovamente preso posizione, negandola, sul tema della usucapione dalla PA. Con sentenza n. 5414, che pubblichiamo nel sito, i Giudici di Palazzo Spada negano, ancora una volta (e sono tre pronunciamenti a distanza di poco più di tre mesi - gli altri due sono del 26 agosto e del 1 settembre 2015 - su questo sito) che la PA possa invocare l'applicazione dell'istituto civilistico della usucapione per "sanare" le proprie occupazioni illegittime.
La sentenza in questione segue il medesimo ragionamento delle precedenti: prima dell'entrata in vigore del TUE il proprietario di un'area trasformata sine titulo non aveva possibilità di richiedere la restituzione del proprio bene col che il proprio diritto non poteva essere fatto valere.
A chi scrive, con l'ossequio che si deve ai Giudici di Palazzo Spada, la posizione proprio non convince. E non convince perchè il privato è rimasto inerte per ben venti anni; non convince perchè la presa di posizione sembra più "di pancia"; non convince perchè l'art.42-bis del TUE impone alle amministrazioni la giustificazione dell'assenza di ragionevoli alternative; non convince perchè il GO (che è il Giudice che deve decidere sulle questioni di usucapione per legge) non è così incline ad escluderla per le PA.
Va preso atto, però, che il Consiglio di Stato e, dico, il Consiglio di Stato, ha, ormai, tracciato una strada che sta superando l'orientamento, anche di diversi TAR, inclini ad ammettere la usucapione della PA.
I Giudici di Palazzo Spada, ormai (salvo ripensamenti, sempre possibili), stanno indicando un percorso netto alle PA: applicate l'art. 42-bis TUE.
Ebbene, due domande:
1. Come la mettiamo con le usucapioni maturate anche prima dell'applicazione dell'istituto pretorile dell'accessione invertita (che sembra lo spartiacque del ragionamento del GA)? Si nega ugualmente l'usucapione? Pensiamo ad una occupazione, senza titolo, degli anni '50
. 2. E' possibile, a questo punto, vista la posizione della GA, ammettere un tentativo di mediazione col proprietario, rispetto ad aree per le quali è, astrattamente, percorribile l'usucapione, riconoscendo (in caso di resistenza) un quantum come ristoro per danno da mancato utilizzo e non patrimoniale?
Ragioniamo su questi interrogativi e, per il momento, limitiamoci a prendere atto del magistrale insegnamento del Consiglio di Stato.
Ubi maior.